Progetto sostenuto nello start up da Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Fondazione Cariplo
La comunità educativa per minori è stata inaugurata nel marzo 2004.

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Dove

La comunità ha sede a Carpignago, un borgo a due chilometri dalla Certosa di Pavia. In campagna, per vivere all'aperto,  coltivare e produrre parte del cibo, avere spazi per giocare, essere più liberi oltre che per garantire la necessaria protezione ai ragazzi ospitati dal loro ambiente di provenienza.
In una località ben collegata con i mezzi pubblici a Pavia e a Milano per garantire, allo stesso tempo, la possibilità di studio e lavoro e le occasioni culturali offerte da un grande centro urbano.

 

Accoglienza

La Casa di Camillo accoglie fino a 10 ragazzi tra i 14 e i 18 anni, italiani e stranieri, così da vivere all'interno della struttura una  convivenza multiculturale e imparare il rispetto della diversità.
I ragazzi sono inseriti in comunità con misure penali (misura cautelare del collocamento in comunità, messa alla prova,  affidamento in prova al Servizio Sociale) o con provvedimenti di affido all’Ente Pubblico e collocamento in comunità (ragazzi soli, stranieri non accompagnati con apertura di tutela, oppure allontanati dalla famiglia per condizioni di disagio o di rischio con provvedimenti civili o amministrativi).

 

Offerta educativa e formativa

La comunità è strutturata come una RESIDENZA – SCUOLA – LABORATORIO, da un lato aperta a ciò che offre il territorio (servizi di orientamento, scuole professionali, botteghe artigiane, tirocini per l’inserimento lavorativo), dall’altro capace di proporsi dall’interno come centro di formazione. 

Attraverso percorsi formativi individualizzati, cerchiamo di ridefinire altre profezie, diverse da quelle che contesti sociali emarginanti o pregresse esperienze di fallimento (tra cui molto spesso la scuola) hanno costruito. In quest’ottica la scolarizzazione non si propone come obiettivo di per sé da raggiungere, ma come strumento fondamentale per costruire nuove identità, per offrire competenze e opportunità lavorative.

Tale obiettivo si realizza avvalendosi di insegnanti, volontari ed educatori che impostano il recupero scolastico e i percorsi modulari di alfabetizzazione, volti ad aiutare i ragazzi a ristabilire un rapporto positivo con l’apprendimento. Vengono proposti cicli di laboratori periodici che riguardano la cucina, ludico-ricreativi e laboratori continui: quello ergo-terapeutico e quello orto-floro-vivaistico, quello di falegnameria e manutenzione e ristrutturazione della struttura della comunità (demolizioni, muratura, pittura). Questi ultimi sono seguiti in particolare dal maestro di lavoro interno alla comunità.

Gli obiettivi principali per i ragazzi che svolgono le attività interne sono quelli di acquisire una cultura del lavoro e rinforzare le abilità sociali, definire il progetto professionale ed acquisire competenze base per l’inserimento nel mondo del lavoro.

  

Attività, orientamento e inserimento lavorativo

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La comunità si avvale del servizio interno di Arimo di orientamento scolastico e lavorativo e del servizio di formazione e inserimento al lavoro.

 

 

 

 

Supporto psicologico e presidio psichiatrico

I ragazzi della Casa di Camillo possono usufruire di un percorso di valutazione psicodiagnostica e sostegno psicoterapeutico con consulenti psicologi, in particolare in integrazione con i progetti del Minotauro. La comunità si avvale anche della collaborazione di un consulente psichiatra.

 

Sostegno alle famiglie d'origine

suppfamiglieSpesso dopo il percorso comunitario il minore di trova a fronteggiare una situazione familiare cristallizzata a prima del suo allontanamento: il suo percorso di crescita e cambiamento rischia di essere presto vanificato dal ripresentarsi delle dinamiche relazionali del passato: è fondamentale che il percorso di un minore sia accompagnato da un impegno al cambiamento anche da parte della famiglia d’origine.

È per questo che la comunità offre la possibilità di usufruire da subito dei percorsi dello Spazio Neutro di Arimo e, ove necessario o richiesto dal servizio inviante, della consulenza familiare – pedagogica offerta dal pedagogista interno alla cooperativa.

 

Camillo

La Comunità educativa Casa di Camillo è dedicata a Camillo Penali (1974 – 2001), un giovane che nella sua breve vita ha fatto  esperienza diretta delle condizioni di disagio, solitudine, marginalità che possono cogliere l’adolescente e bloccare il suo  destino: Camillo ha saputo esprimere e dare un significato alla sua vita proprio alla fine. Alla sua morte la zia ha voluto devolvere il patrimonio ereditato da Camillo ad un progetto che restituisse vita e sbloccasse i destini di ragazzi come lui. Il contributo di Camillo ha reso possibile fare del progetto di Arimo una realtà, iniziando dal rogito della casa di Carpignago che ha permesso alla Cooperativa di fondare il suo progetto su basi solide.